Intel PCH B150 e Architettura Skylake
In questo paragrafo andremo ad analizzare il nuovo Chipset/PCH B150 di Intel che va ad equipaggiare la nuova generazione di schede madri atte ad ospitare i processori di sesta generazione Intel Skylake a 14nm, stesso processo produttivo impiegato per Broadwell.
Intel per la fascia bassa e media ha introdotto diversi PCH proprio per soddisfare le diverse esigenze e utilizzi. Il PCH (Platform Controller HUB) B150 è il fratello minore del B170 che vedremo prossimamente e grazie a buone caratteristiche è ideale per creare sistemi a basso costo o di media potenza per poter comunque beneficiare dei nuovi processori Skylake. Ricordiamo che su schede madri dotate di tale PCH potremo comunque installare senza problemi i processori della serie K, quelli votati grazie ad un moltiplicatore sbloccato di essere overcloccati, ma senza poter agire su parametri dedicati come quelli visti sulla serie ZXX.
Passiamo ora subito ad analizzare meglio la tipologia di chipset/PCH B150 offerto dalla ASRock B150 Combo. Per farlo utilizzeremo sempre il diagramma a blocchi che Intel ci mette a disposizione in modo da comprendere chiaramente il tutto.
Possiamo osservare già come man mano che si progredisce nello sviluppo dei microprocessori questi controllino sempre più informazioni. Osserviamo come anche con Skylake si utilizzi il cosiddetto PCH ovvero Platform Controller Hub, collegato a suo volta alla CPU tramite il DMI (Direct Media Interface) di terza generazione con banda di ben 8 GT/s (raddoppiata rispetto alle precedenti generazioni di chipset).
A differenza del PCH Z170, il B150 adotta una singola linea PCI-Express 3.0 per gestire le scheda video più in modo indipendente la possibilità di pilotare fino a tre schermi da parte del solo processore mentre fino ad 8 linee PCI-Express 3.0 da parte del PCH con banda fino ad 8Gb/s. Il PCH B150 dunque non è molto votato alla creazione e gestione di sistemi Multi GPU vista la minore quantità di linee PCI-Express a disposizione. Ovviamente nessuno di noi proverebbe ad utilizzare uno SLI o Crossfire su una tale scheda madre.
Per compensare l’assenza di possibilità di overclock, una caratteristica interessante di questo chipset è senza dubbio la possibilità di integrare RAM DDR3 o DDR4 in modo tale da recuperare ed eventualmente sfruttare moduli RAM già in nostro possesso. Nel dettaglio avremo la possibilità di installare moduli DDR4 fino a 2133Mhz o moduli DDR3/DDR3-L fino a 1866MHz considerando che tale frequenza sarà da impostare manualmente nel BIOS.
Per quanto riguarda invece la gestione delle porte SATA e di espansione osserviamo come potremo gestire fino a 6 porte SATA o eSATA 6Gb/s, solo 1 porta SATA Express, fino a 6 porte USB 3.0 o ben 12 USB 2.0. Troviamo al solito anche una scheda di rete Ethernet fino a 1000Mbps ed un controller HD Audio. Insomma possiamo ben comprendere come tale chipset come i predecessori non siano votati ad un utilizzo per Enthusiast User o per coloro che amano praticare l’overclock
Il PCH B150 offre comunque una buona gestione per creare sistemi base e leggermente avanzati senza spendere troppo e senza dover accantonare moduli RAM DDR3 precedentemente acquistati.