Tabella riassuntiva dei kit in prova:
MODELLO | Timing e voltaggi | Tipologia di Chip |
4.0-4-4-12 @ 2.40 V | Micron D9GMH (B6-3) | |
4.0-4-4-12 @ 2.45 V | Micron D9GCT (B6-37E) | |
4.0-4-4-5 @ 2.40 V | Micron D9GKX (B6-25E) | |
5.0-5-5-15 @ 2.30 V | Micron D9GKX (B6-25E) | |
5.0-5-4-12 @ 2.30 V | Micron D9GMH (B6-3) | |
5.0-5-5-18 @ 2.35 V | Micron D9GMH (B6-3) |
Si tratta di memorie accessibili agli utenti più appassionati che non badano a spese per avere il massimo di performance sia nel dayuse sia per limare gli ultimi punti nei benchmark, proposte a costi superiori (spesse volte anche oltre il 100 % in più) rispetto a moduli certificati per operare a frequenze di clock inferiori: 667 o 800 MHz effettivi, normalmente acquistate dagli utenti che badano al sodo per il dayuse.
Ricordiamo inoltre che il JEDEC, l'organizzazione che studia e certifica i vari standard delle memoria, riconosca ad oggi moduli di memoria solo fino allo standard PC2-6400, ovvero con frequenza di clock massima pari a 800 MHz effettivi. Le frequenze superiori al momento non sono ancora ufficialmente classificate: è il singolo produttore che ne garantisce le frequenze ma che spesso sono vincolate all’utilizzo su specifiche schede madri e chipset specifici.
Riguardo al quantitativo di memoria di ciascun kit, l'avvento delle CPU Dual Core ha reso consigliabile l'adozione di kit da 2 Gbytes, per un ottimale sfruttamento delle prestazioni durante le applicazioni multitasking, e non ultima l’uscita di Windows Vista dove il quantitativo di 2048 mb di memoria volatile è indispensabile per ottenere buone performance soprattutto per l’utilizzazione di applicativi come AutoCad, programmi di grafica vettoriale, o fotoritocco.
La configurazione è estremamente attuale e presenta una cpu di gamma medio-alta abbinata al chipset Intel P965, nell'implementazione proposta da Asus con la scheda madre COMMANDO che si caratterizza per l’elevata propensione all’overclock anche estremo grazie agli elevati voltaggi che garantisce (per cpu e DDR2) senza dover forzatamente ricorrere alle volt mod.
Come possiamo vedere dalla tabella riassuntiva, la maggior parte dei moduli in prova è garantito per funzionare con valori in targa utilizzando un voltaggio che va dai 2,30 V dei moduli Mushkin ai 2,45 V dei moduli Geil. Abbiamo quindi deciso di utilizzare il voltaggio di 2,40 V per simulare l’utilizzo dayuse, mentre per analizzare il comportamento all’incrementare del voltaggio abbiamo impostato 2,65 V.
Successivamente ci siamo spinti oltre con il voltaggio di alimentazione (eseguendo un s-pi da 1 M) per analizzare il comportamento dei 3 tipi di chip montati dai kit: Micron D9GMH (B6-3), Micron D9GCT (B6-37E) e Micron D9GKX (B6-25E).
Come tutti i kit basati su IC Micron D9, anche questi migliorano le proprie prestazioni all’aumentare del voltaggio. In passato si è visto come incrementi di voltaggio fino a 2.4-2.5 volt possano facilmente far superare le prestazioni garantite dal costruttore, impostando frequenze più elevate e timings più aggressivi.